Ritagli di stoffa, cosa posso fare?

Pubblicato il 7 settembre 2024 alle ore 14:42

Avete ereditato ritagli di stoffa da una nonna o zia venuta a mancare o magari avete trovato scatoline di latta con dentro dei bottoni vintage e non sapete cosa farne?! Domanda lecita e se non siete amanti del cucito creativo potrebbe diventare un ingombro fastidioso.

 

Prima o poi arriva un momento nella vita di ognuno di noi in cui è doveroso fare decluttering estremo. Per istinto primordiale tendiamo ad accumulare cibo e oggetti e scommetto che almeno un membro della vostra famiglia è succube del marketing e ha la tendenza all'acquisto compulsivo.

Nel mio percorso ho avuto la fortuna di lavorare con clienti più mature, la Seconda Guerra Mondiale non era un ricordo lontano e l'attenzione agli sprechi e al riuso mi ha sempre affascinato, ammirando la loro volontà di aggiustare e rammendare per prolungare la vita dei materiali, avendo dunque maggior rispetto del lavoro e della natura stessa.

Che voi abbiate a che fare con accumulatori di acquisti seriali o risparmiatori intransigenti arriverete a un punto di non ritorno onde evitare la disposofobia, come il programma Sepolti in casa in onda su Real Time anni fa. Un esempio eclatante sono le sarte, non buttano via NIENTE. 

In realtà c'è un motivo, spesso infatti occorrono piccole pezze per rammendare o un singolo bottone da sostituire, col rischio di riempire casa di scarti conservati in buste rigorosamente trasparenti per facilitarne la visione.

 

Ma arriverà un giorno di svolta in cui dovrete fare pulizia e la domanda sorge spontanea: cosa fare con i ritagli di stoffa?

Anzitutto controllate il materiale

    • Se sono rimanenze di magazzino, vero pellame, tessuti damascati e pregiati, cristalli Swarovski, perline di pietre dure o bottoni particolarmente grandi sappiate che potreste metterli in vendita. C'è un piccolo mercato online (Subito.it , gruppi Facebook) o reale nei vari centri fieristici, nella mia regione ad esempio si chiama Mercante per un giorno e può partecipare chiunque pagando il posteggio giornaliero.

     

    • Se non temete la manualità potete cimentarvi nel cucito creativo, ci sono tantissime idee divertenti su Pinterest.

     

    • Se sono ritagli di stoffa di medio-grandi dimensioni, perline o passamanerie non buttate niente, ma scegliete a chi donarli! Farete felice una persona, darete una seconda possibilità a degli scarti destinati all'inceneritore e, riflessione personale, rispetterete il volere del precedente proprietario. Conservare è una pratica certosina e faticosa, occorre una grande sensibilità, pazienza e rispetto verso le materie prime e le lavorazioni. Tutti possono buttare, ma conservare con criterio è una dote speciale.

     

    • Se invece sono pezzetti di piccole dimensioni (circa 2 cm) probabilmente erano avanzi di una taglia e cuci. La stoffa è formata da due filati, trama e ordito, quando maneggiate pochi cm la trama e l'ordito si sfilacciano rendendo impossibile qualsiasi lavorazione. Possono essere usati per imbottire dei cuscini o più frequente pupazzi. In alternativa potrebbero essere riciclati come rifiuti tessili, ma bisogna accertarsi se il proprio comune effettua il servizio, in alternativa l'indifferenziata. Essendo artigiana tessile (sarta) pago una tassa extra per i rifiuti.

    A chi donarli?  

    🤎 Scuole dell'infanzia ed elementari. Il programma scolastico ha introdotto da anni diverse attività volte alla sostenibilità, la natura, il riciclo ed essendo delle fasce di 3-6 e 6-12 anni la manualità è un fondamento importante dell'apprendimento, saranno ben lieti di ricevere del materiale per i loro laboratori.

     

    🤎 Associazioni ricreative e centri sociali. Di solito frequentate dalla terza età, cucire è un modo piacevole di trascorrere tempo in compagnia e le creazioni vengono spesso vendute per autofinanziare la sede o parchi pubblici, in altre parole potenziare l'offerta del quartiere.

     

    🤎 Facebook. Ogni città o paese ha dei gruppi specifici, come Te lo regalo se lo vieni a prendere o Sei di .... se,  difficile non trovare interessati, ma armatevi di pazienza e sentitevi liberi di dubitare. Dopo aver assegnato il bottino può capitare di trovare persone poco affidabili. Non si presentano all'appuntamento, vi fanno perdere tempo inutilmente, non ringraziano, rivendono i vostri articoli su altri gruppi. 

     

    🤎 Artigiani locali. Provate a spulciare tra i social e Google per individuare artigiani che lavorano la stoffa, non potrete fargli regalo più bello. Essere artigiano è indice di amore per i dettagli, saper apprezzare il valore dei materiali e rispettarli, sono certa sapranno risaltare ogni singola parte. Se invece abitiamo vicino, zona Brisighella-Faenza, potete considerare la sottoscritta.

    Basterà scrivermi per accordare un ritiro manuale, qui i contatti , infatti mi occupo di riparazioni sartoriali e pellicceria oltre a un piccolo brand di articoli per lettori, ognuno dei quali ha un pezzetto riutilizzato (bottone vintage, fodera, pizzo, passamaneria).

    Non potete immaginare la gioia nel ricevere scarti di lavorazioni, un campionario di un negozio di divani o buste di bottoni appartenenti a una sarta, se mi seguite su Instagram sapete quanto mi renda fiera.

     

    Mi piace immaginarmi una "custode" di beni in disuso,

    sperando di avervi ispirato,

    un saluto.

    Veronica

     

    saviotti veronica, saviotti handmade, sartoria

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    Commenti

    Lisa
    7 mesi fa

    Lo sapevo che eri la persona giusta a cui dare quei ritagli e bottoni!😍🧵🪡

    Veronica
    6 mesi fa

    Grazie Lisa, ne farò buon uso!